giovedì 25 novembre 2010

Mozione sulle Case di Marina


Rinnovamento ha presentato in comune una mozione molto dura sulle Case di Marina, dove sono state demolite le vecchie caserme, per fare posto a un villaggio turistico, con la ricostruzione di un volume non più esistente da molti anni.

Secondo i consiglieri di Rinnovamento, il gruppo di opposizione, le licenze non dovevano essere rilasciate dal Comune di Vecchiano e pertanto, a loro avviso devono essere annullate. Ecco la mozione che è stata presentata al sindaco

Al Sindaco del Comune di Vecchiano

Oggetto : Mozione in conformità all'articolo 16 del Regolamento per il
funzionamento del Consiglio Comunale,


I sottoscritti consiglieri comunali della lista Rinnovamento, in
relazione al rilascio dei permessi a costruire per "Case di Marina",
"Casa Ciardelli" e "Pratavecchie", in piena zona Parco ed ai continui
dubbi sulla validità degli stessi e che a tutt'oggi persistono,
evidenziano alla S.V.,in particolare :


a)-- il Piano di Gestione attuale approvato il 13 settembre 1999, è una
variante al precedente piano di gestione approvato meno di due anni
prima (il 24 dicembre 1997, che non prevedeva la ricostruzione di
fabbricati non più esistenti). L'attuale piano di gestione prevedendo la
ricostruzione di fabbricati non più esistenti, è difforme dalle
previsioni del Piano Territoriale del Parco approvato dal Consiglio
Regionale il 12 dicembre 1989. Lo stesso Consiglio di Stato con
Decisione dell'8 aprile 2008 n. 3234 ha stabilito che il Piano di
Gestione non può modificare il Piano Territoriale, e per il caso al
quale fa riferimento il Consiglio di Stato "ne discende l'illegittimità
del Piano di Gestione per tali previsioni".


b)-- E' il Comune che ha rilasciato i permessi a costruire, ma il
regolamento edilizio comunale non prevede la ricostruzione di volumi non
più esistenti.


c)-- La Sentenza della Corte Suprema di Cassazione n. 20776/2006 al
punto 1.3 stabilisce "la ricostruzione su ruderi costituisce sempre
"nuova costruzione".... i ruderi non possono che considerarsi alla
stregua di un'area non edificata". Il permesso a costruire è del
febbraio 2008, successivo alla Sentenza della Corte Suprema di
Cassazione.

d)-- Non è stata realizzata la progettazione unitaria dei due comparti
"case di marina-casa ciardelli-stazione marittima" e "pratavecchie" cosi
come stabilito dall'art. 18 del piano di gestione. Per quanto riguarda
il primo comparto si è esclusa la "stazione marittima" (con il risultato
che ben conosciamo) e gran parte delle proprietà, terreni e fabbricati,
mentre per il comparto "pratavecchie" si è escluso dalla progettazione
l'altro gruppo di fabbricati lato mare. Col risultato di non garantire
la funzionalità dell'intervento unitario (vedi L. 1150/42).


e)-- Non risulta rispettato l'art. 23 L. 1150/42 e successive, e l'art.
10 del regolamento edilizio comunale (cessione di aree all'interno dei
comparti per opere di urbanizzazione primaria e secondaria), e quanto
stabilito dalla "convenzione urbanistica tipo" comunale.


f)-- Non è stata data dimostrazione della passata esistenza, art. 19 del
piano di gestione, per il presunto "fabbricato", chiamato da tutti
coloro che conoscono la zona "concimaia del fornacino".

Alla luce di quanto sopra i sottoscritti chiedono al Consiglio una
pronuncia per l'annullamento di tutti i permessi a costruire per i due
comparti di "case di marina-casa ciardelli" e "pratavecchie" per il
mancato rispetto delle problematiche succitate.

I consiglieri di Rinnovamento

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