Capogruppo uscente
del gruppo consiliare Rinnovamento
Tel. 050-862669
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Nel concetto dei Toscani
chi non è un uomo libero
è un uomo grullo.
(Curzio Malaparte)
chi non è un uomo libero
è un uomo grullo.
(Curzio Malaparte)
Vecchiano, mercoledì 2 febbraio 2011
* * *
Via dal PDL,
per salvaguardare la mia identità,
i miei valori,
il mio impegno per Vecchiano
Lettera aperta
per salvaguardare la mia identità,
i miei valori,
il mio impegno per Vecchiano
Lettera aperta
Ho dedicato gli ultimi cinque anni della mia vita a svolgere, con tutto l'impegno di cui sono stata capace, l'ingrato compito di consigliere di opposizione, per amore dei paesi e del comune di Vecchiano.
Non sono stanca. Voglio ancora dare una mano. Credo ancora nella possibilità, attraverso l'impegno civico e politico, di fare qualcosa di buono per la nostra terra e le generazioni future.
In questi anni ho fatto più di uno sbaglio. L'anno scorso, per esempio, ho peccato di speranza, qualcuno potrebbe giustamente dire di ingenuità, quando, pur mantenendo integra la mia indipendenza, la mia autonomia di consigliere civico e le mie radici riformiste, ho scelto di aderire al PDL.
Ho sperato che attraverso questo partito avremmo potuto avere un rapporto più diretto con quei ministeri e quegli enti nazionali da cui dovevano venirci, oltre alle riforme che attendiamo da sempre, anche aiuti per gli alluvionati e nuove infrastrutture per il territorio.
Ho sperato di entrare in una realtà politica moderna, dove, come era stato promesso, gli elettori sarebbero stati sovrani e, ai sensi dell'art. 10 dello statuto del PDL, avrebbero potuto esprimersi direttamente, anche attraverso le nuove tecnologie, per determinare le scelte politiche e i leader incaricati di portarle avanti, in attuazione di quanto dispone l'art. 49 della Costituzione (Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.).
Invece mi sono trovata dentro un doppio fallimento.
E' fallito il progetto della rivoluzione liberale, delle grandi riforme istituzionali, della fondazione di una nuova repubblica federale.
E' fallito il tentativo di costruire un grande partito popolare e liberale di massa, capace di competere, senza odio, con i propri avversari e di aiutarci, anche a Vecchiano, a creare una alternativa ragionevole alla vecchia politica.
Nei tre anni ormai trascorsi dalla fondazione del PDL gli elettori e gli eletti, fra cui io, hanno atteso invano che venisse mantenuto quanto ci era stato ripetutamente promesso, cioè di essere riuniti e di poter contribuire alla scelta di una linea politica e di nuovi leader locali.
Troppe promesse mancate. Troppi fallimenti. Ora basta.
Prendo le distanze da una opaca e inefficiente piramide di nominati, una “catena di comando” che prende le sue decisioni sempre troppo tardi, con troppa arroganza e spesso sbagliando.
Sono stata trattata, nella realtà locale, come a livello nazionale sono stati trattati Antonio Martino, Alfredo Biondi, Chiara Moroni.
Dopo mesi in cui ho esercitato pazienza, attenzione, volontà di mediazione e di inclusione, devo avere l'umiltà di ammettere che sto perdendo tempo.
Sono consapevole dei miei limiti. Non ho pretese, né pregiudizi. Non serbo rancori, non alzo muri.
Resto in campo pronta a lavorare con tutti coloro che amano Vecchiano e le sue frazioni e che credono nell'alternativa civica e liberale, nei nostri valori moderati e riformisti, in un rinnovato spirito repubblicano, in un federalismo adeguato alle aspirazioni della Toscana, nelle nostre tradizioni e libertà.
Ione Orsini
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