giovedì 1 luglio 2010

Insieme per Vecchiano si frantuma in mille pezzi

E intanto i cittadini pagano tutti i costi del non fare, perché anche non fare nulla costa!


Gruppo consiliare Rinnovamento

Vecchiano, giovedì 1 luglio 2010



Comunicato
dopo le spaccature avvenute
nel consiglio comunale di Vecchiano
sullo sviluppo commerciale dell'Ovaio




Alla fine Insieme per Vecchiano, il centrosinistra vecchianese, si è spaccato in tante posizioni. Quattro, cinque, abbiamo perso il conto.

Rifondazione ha usato parole grosse e ha lasciato l'aula. Se ne è uscito con il suo partito anche l'assessore Meini, il principale responsabile dello sviluppo economico del comune.

Il PD ha mostrato tre facce: quella del sindaco che prende (perde?) tempo, quella del PD di Migliarino (Canarini) che esce dall'aula e anche quella del PD di Migliarino (Lomi) che si astiene.

Il vicesindaco Baldoni e la componente socialista hanno reso ufficiale, finalmente, il loro sì allo sviluppo commerciale dell'Ovaio, restando peraltro molto incerti sui tempi, sui modi, sulle cose concrete.

Dopo che una intera legislatura è passata, ci sembra davvero troppo poco.

Il raddoppio dell'Aurelia, il terzo ponte, la nuova tangenziale nord-est verso Pisa, i nuovi caselli autostradali, non sono stati ancora nemmeno immaginati! Altri cinque anni persi.

Dopo cinque anni, i privati interessati all'insediamento del parco commerciale non hanno più un interlocutore credibile con cui sedersi ed elaborare uno o più progetti, magari anche innovativi rispetto a quelli presentati anni fa.

Tutto è ormai, inevitabilmente, rinviato alla prossima legislatura e a dopo che si saranno concluse le discussioni sul nuovo piano strutturale dell'area vasta pisana. La popolazione del comune paga, intanto, i costi del non fare, perché ci sono anche quelli.

L'alluvione non è una scusante. Anzi, la mancanza di autorevolezza nella valutazione della proposta di sviluppo commerciale, l'abbiamo ritrovata anche nella gestione dei problemi degli alluvionati.

Ci domandiamo, a questo punto, se non sarebbe il caso che la giunta togliesse il disturbo anche subito. Per l'ordinaria amministrazione nei pochi mesi che ci separano dalle elezioni, forse sarebbe più affidabile e più equanime la gestione di un commissario super partes.

A noi, insieme a tutti coloro che vogliono cambiare, non resta che lavorare, da subito, perché Vecchiano trovi un suo Matteo Renzi, un suo Roberto Cenni, un suo Vittorio Sgarbi. Un nuovo sindaco, con una mentalità diversa, una ritrovata diligenza, una rinnovata passione per le cose fatte insieme, presto e bene.





p. il Gruppo Rinnovamento

Ione Orsini, capogruppo

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