mercoledì 10 febbraio 2010

Prima di tutto sono Vecchianese

Si è concluso da poco un lungo Consiglio comunale di Vecchiano, una due-giorni dedicata all'alluvione, ricca di dati, notizie, polemiche, ma anche di un filo di speranza per il futuro. Pubblichiamo un estratto dell'intervento della capogruppo Ione Orsini, perché merita davvero:

Sono nata e cresciuta a Vecchiano. Sono una Vecchianese. Non solo della frazione, ma di tutte le comunità raccolte nel Comune: Filettole, Avane, Vecchiano, Nodica, Migliarino, la zona industriale, la bonifica, le dune, la nostra spiaggia, fino all'ultima casa alla sparta.
La nostra vita è segnata da tante diversità e anche divisioni. Qui siamo divisi da delle idee politiche, ma anche da temi strettamente amministrativi. Tuttavia, dopo l'alluvione del 25 dicembre 2009, i due gruppi di questo Consiglio comunale, la maggioranza di centrosinistra e la nostra minoranza di Rinnovamento, almeno per un po', non esistono più, a mio parere.
Ciò che conta è la nostra gente e i danni che abbiamo subito di cui, man mano, ci siamo resi conto.
Abbiamo vissuto giorni difficili. Di certo si poteva fare di più e meglio, ciascuno secondo la sua responsabilità.
Certo, sulla gestione del territorio negli ultimi trent'anni ci sarebbe tanto da discutere, così come sull'operato degli enti superiori e locali. Ne avremo di cose da dire e di alternative da proporre, più avanti, ma non ora.
Ora l'unica cosa che conta è che siamo Vecchianesi.
Per cui siamo qui, disposti a convergere su un ordine del giorno unitario, su un testo che siamo disposti a migliorare con voi.
Molti di voi sanno che sono stata vigile urbano per una vita, insieme all'Alberti.
Da lui ho sentito dire tante volte, quando c'è stato un lutto: “Ti rendi conto, Ione, ci è morto un cittadino.”.
Ecco, ho fatto mia, quella espressione.
Stavolta non ho avuto l'acqua in casa, ma invece mi sento di dire che a casa mia è arrivata l'alluvione.
Mio marito, mio genero, i miei non hanno avuto il posto di lavoro messo in pericolo da questa calamità, ma invece mi sento di dire che a casa mia c'è stata cassintegrazione, che a casa mia sono in pericolo posti di lavoro.
A casa nostra abbiamo sofferto la distruzione, gli allagamenti, la chiusura delle strade, l'interruzione dei servizi pubblici, perché Migliarino, Nodica, Vecchiano, Avane e Filettole, sono casa mia, sono casa nostra.
Mi avete vista polemica e anche arrabbiata, soprattutto con l'Amministrazione provinciale, lo sapete. Mi arrabbierò ancora!
Non sono impegnata nella vita civica e politica, non sono qui, tuttavia, per rabbia, ma piuttosto per amore.
L'intero comune di Vecchiano, con la collina, il lago, la pianura, il mare, dovrebbe essere il giardino più bello fra le province di Lucca e di Pisa.
Per noi, da ragazzi e da giovani, lo è stato.
Impegniamoci tutti insieme perché lo sia ancora e anzi di più, per le generazioni future.


* * *

Alla fine è stato approvato un ordine del giorno, su cui si è raggiunto faticosamente un accordo bipartisan. E' stato approvato da 18 consiglieri su 19 presenti. L'ordine del giorno si concentra sulle priorità: rimborsi agli alluvionati; finanziamento di un primo stralcio di opere per la messa in sicurezza del Serchio; riapertura dell'Aurelia. Rinnovamento ha contribuito al raggiungimento dell'accordo, per il bene dei paesi del Comune. Particolarmente impegnati i consiglieri Ione Orsini e Glauco Sbragia, con l'appoggio di Mannini, Piaggeschi e Cola. Vota contro l'ex referente di Forza Italia, oggi negli organi provvisori del PDL, Chiappalone, peraltro dopo che erano state accolte alcune sue osservazioni, oltre che tutti gli emendamenti presentati da Rinnovamento. Un voto negativo che è apparso incomprensibile, anche perché non motivato nelle dichiarazioni di voto finali. Nei cittadini elettori PDL presenti in aula, oltre che negli altri consiglieri comunali iscritti al Popolo della Libertà, la cosa ha lasciato un qualche rammarico, ma il PDL è un partito grande e libero, dove sono ammesse anche le stonature e le impuntature.

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