lunedì 7 marzo 2011

Una critica radicale alla proposta di Regolamento Urbanistico

Pubblichiamo qui integralmente la critica radicale alla proposta di Regolamento Urbanistico varata dall'amministrazione Pardini. Rinnovamento chiede, in pratica, l'annullamento dell'atto.



Dal GRUPPO DI OPPOSIZIONE
RINNOVAMENTO
VECCHIANO

Al sig. Sindaco del Comune di Vecchiano

Oggetto : Osservazione ai sensi art. 17 comma 2 della LR 1/2005 al Regolamento Urbanistico del Comune di Vecchiano adottato il 21 dicembre 2010 con delibera n. 44, pubblicato sul Burt il 5 gennaio 2011.

I sottoscritti consiglieri comunali di minoranza, premesso che non è stato rispettato quanto deciso con delibera di Giunta n. 33 del 4/3/2008 rendendo vano il principio della partecipazione, per cui hanno presentato una osservazione più puntuale al Comune ed al Garante della comunicazione della Regione Toscana, osservano inoltre quanto segue :

a) Come riportato nelle proprie osservazioni in occasione della valutazione intermedia l'11 febbraio 2009, non è stata rispettata la "dotazione minima inderogabile" del verde pubblico e dei parcheggi (di cui mq. 2 di aree per attrezzature di interesse comune: religiose,culturali, sociali, assistenziali, sanitarie, amministrative, perpubblici servizi).
I fabbricati appartenenti a "società cooperative", oppure i "circoli culturali, ricreativi, politici" che prevedono l'ammissione nel proprio interno solamente ai soci, oppure i fabbricati che a tutt'oggi risultano di proprietà privata, vedi ex-coop., in via di Falcata in Avane, non possono essere equiparati "agli spazi pubblici" o "riservati alle attività collettive" del decreto surrichiamato.
Così come i parcheggi privati (vedi parcheggio della farmacia a Vecchiano) non possono essere considerati pubblici.
Non si prevede la realizzazione di rotonde nelle zone di pericolo per la circolazione, in particolare nelle immissioni dalle frazioni alle due strade provinciali o negli incroci di maggior pericolo. Non si prevede una adeguata funzionalità della viabilità collinare concreazione di piccole oasi per scopi turistici e di svago, la valorizzazione delle aree delle grotte preistoriche, dei siti etruschi, delle rocche e torri medievali, ed un allestimento ad hoc di un museo dei reperti e delle memorie.
Non si prevede un progetto di sistemazione definitiva per lo sconcio delle cave, chiuse ed abbandonate e per la messa in sicurezza delle stesse, migliorando il panorama e l'ambiente.
Non si prevede un adeguato sviluppo turistico e ricettivo per la piccola parte del territorio che è al di fuori del Parco Naturale, necessario per la creazione di nuovi posti di lavoro.
Non si è previsto lo sviluppo dell' "Ovaio" e l'insediamento di Ikea o di altre attività turistico-ricettive.
Si sono modificati arbitrariamente la cartografia ed i confini del Piano Territoriale del Parco tra la via dei Pini e la ferrovia a Migliarino, nella zona industriale, dietro il capannone "Riso Bimbo" e si è esclusa dal territorio comunale l'area del padule di Menotti.

b) Inoltre il RU modifica arbitrariamente ed in ampliamento i confini delle varie Utoe, in particolare Nodica, Vecchiano e Migliarino, senza che sia stata presa una delibera a variante al Piano Strutturale, alterando i rapporti edificatori e danneggiando coloro che pur essendo all'interno delle Utoe si trovano ad avere zone inedificabili.

c) Non risulta corretta la scelta delle nuove aree di completamento, nelle frazioni di Nodica ed Avane. Negli "indirizzi programmatici" che l'attuale amministrazione si é data nel consiglio comunale del 27 febbraio 2009, si prevedeva la presenza di tutti gli standard urbanistici, ed in tali aree non risultano presenti.

d) Non è stato individuato e catalogato, al contrario di altri, un fabbricato vecchio di oltre 200 anni e con precise caratteristiche tipologiche, la ex-caserma dei carabinieri sulla via dei Pini a Migliarino, che merita di essere salvaguardato.

e) Non sono stati rispettati gli "indirizzi" succitati nella limitazione dei comparti a 20 unità abitative, e non risulta legittimo l'obbligo di vincolare il 20% delle unità abitative ad affitto concordato.

f) Si sono eliminate delle strade e delle rotonde previste nel vigente strumento urbanistico nella zona artigianale, in corrispondenza dell'ingresso della King e TD group, ove esistono degli specifici atti d'obbligo a favore del Comune, rendendo la strada a fondo chiuso ed impraticabile a dei mezzi pesanti.

g) Non si è prevista la deroga alle distanze nel caso di piccoli ampliamenti per necessità familiari ed igieniche ai fabbricati esistenti all'interno delle Utoe.

h) Non viene previsto il calcolo dei volumi, cosi come avviene in moltissimi comuni, in relazione al risparmio energetico (escludendo lo spessore dei muri esterni).

i) Vi è un errore relativo al dimensionamento dei posti auto, che chiaramente non può essere di 25 mq.

l) Non si è rispettato il principio della perequazione urbanistica previsto dall'art. 16 del Decreto del Presidente della Giunta Regionale del 9 febbraio 2007 n. 3/R, che estende agli "ambiti urbani o territoriali tale disciplina" e quindi all'intera Utoe.

Il 21 dicembre 2010, lo stesso giorno di adozione del RU il Comitato Istituzionale dell'Autorità di Bacino del fiume Serchio, con delibera n.168 ha adottalo la Variante al PAI che annulla le previsioni del RU cancellando in un colpo solo le previsioni della gia irrisoria edificazione prevista. Lo stesso PAI prevede l'eventuale delocalizzazione alternativa alle previsioni del RU e vincola il territorio comunale per un periodo di tre anni.

Alla luce di quanto sopra, i sottoscritti chiedono l'annullamento del RU adottato e la sua riscrittura in considerazione dei rilievi sopraevidenziati ed in particolare la delocalizzazione delle nuove aree previste nelle Utoe cadenti in aree a pericolosità idraulica molto elevata o elevata, in zone geologicamente più sicure.

Fimato dai consiglieri comunali 
Orsini – Sbragia – Chiappalone – Piaggeschi - Chinnici

Reso pubblico attraverso i media locali il 2/3/2011 scorso

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