venerdì 30 aprile 2010

Le assenze ingiustificate ora porteranno alla surroga del consigliere assenteista

Gruppo consiliare Rinnovamento

Vecchiano, 30 aprile 2010

Comunicato sulle dimissioni di Daniela Dini


La nostra consigliera Daniela Dini è da tempo lontana da casa per motivi personali e non di lavoro, come si ostina a dire il sindaco Pardini, con una testardaggine degna di miglior causa. La sua lontananza ci ha fatto scoprire che il regolamento comunale sulle assenze ingiustificate era scritto male e inapplicabile. E' colpa di lesa maestà ammetterlo?

Ora la consigliera Dini ha di recente mandato una mail in cui annuncia le sue dimissioni.

Ci è parso, nella seduta del Consiglio di ieri e in un comunicato di stamane, che l'amministrazione Pardini stia trasformando questa mail della consigliera Daniela Dini in una giustificazione. Il perché di questa presa in giro ci sfugge, ma di certo non la permetteremo.

Nel frattempo, su nostra iniziativa, il regolamento comunale in materia di giustificazioni delle assenze è stato migliorato e reso finalmente applicabile.

Noi preferiremmo di gran lunga che Daniela Dini tornasse e portasse a termine il suo mandato assieme agli altri eletti di Rinnovamento. Tuttavia, se lei dovesse confermare la sua volontà di lasciare il Consiglio e, non potendo presentare personalmente le sue dimissioni come richiesto dalla legge, si assentasse dal Consiglio per le prossime tre sedute, senza giustificarsi, è chiaro che a quel punto il Consiglio potrà finalmente procedere alla surroga.

p. il Gruppo Rinnovamento

Ione Orsini, capogruppo




giovedì 29 aprile 2010

Sì al nuovo centro commerciale, in cambio di infrastrutture adeguate e nel rispetto del territorio

Gruppo consiliare Rinnovamento

Vecchiano, 29 aprile 2010

Dichiarazione politica sullo sviluppo commerciale nella zona di Pisa Nord

(resa nota in occasione dell'odierno Consiglio comunale di Vecchiano)

Confermiamo di essere favorevoli allo sviluppo commerciale della zona di Migliarino, vicino al casello di Pisa Nord.

Sin dall'inizio di questa legislatura abbiamo chiesto una discussione sui progetti presentati, con la partecipazione dei cittadini, dei proprietari, dei residenti.

A una riflessione seria, che analizzi le diverse soluzioni in competizione fra di loro, in modo trasparente e aperto, siamo sempre disponibili, senza pregiudiziale alcuna, assieme a tutte le forze politiche e sociali e a tutte le persone competenti e di buona volontà.

Chiediamo un progetto, che, senza reticenze e senza fini speculativi, consideri:

- la possibilità che l'insediamento si realizzi in modo che sia valorizzata e risanata l'area industriale, oggi negletta, dopo l'alluvione;

- il potenziamento dell'Aurelia da Madonna dell'Acqua a Torre del Lago;

- ingressi autonomi e caselli separati dalle due autostrade verso la nuova area commerciale.

Il cosiddetto progetto Ikea rappresenta di per sé una anticipazione e un condizionamento del futuro piano strutturale dell'area vasta. Chiediamo pertanto un approfondimento sul terzo ponte sul Serchio e sulla nuova viabilità verso Pisa. A questo proposito biasimiamo il fatto che il recente studio sulla mobilità abbia disatteso indicazioni già date dal Consiglio comunale.

Chiediamo una riflessione a tutto campo sul potenziamento infrastrutturale di tutte le comunicazioni verso Pisa, Lucca e Viareggio, compreso l'esame della possibilità di una nuova stazione ferroviaria a Migliarino.

Chiediamo che, dopo le decisioni finali, sia il Comune a gestire l'operazione, espropriando i terreni e allargando il P.I.P. della zona industriale all'area che sarà prescelta per il nuovo centro commerciale.

Questo investimento deve essere realizzato secondo principi di perequazione urbanistica: l'aumento del valore dei terreni interessati deve portare all'aumento del valore e del pregio del territorio, di tutta l'area industriale, dell'abitato di Migliarino. Gli investimenti messi a disposizione da privati devono trasformarsi in nuove infrastrutture per il territorio e in risorse per nuove opere pubbliche del Comune.


p. il Gruppo Rinnovamento

Ione Orsini, capogruppo

Glauco Sbragia, vicecapogruppo

Lino Mannini

Mila Piaggeschi


giovedì 22 aprile 2010

Rialzati e riscattati, il nostro 25 aprile

Il Pegaso sul Tricolore repubblicano, la bandiera del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale


Messaggio per il 25 aprile 2010
65° anniversario della Liberazione


Insieme alle cittadine e ai cittadini del comune di Vecchiano, alle paesane e ai paesani di Migliarino, Nodica, Vecchiano, Avane e Filettole, festeggiamo ancora una volta la Festa nazionale della Liberazione.

Per la Repubblica questa giornata rappresenta la ritrovata libertà e indipendenza, la sconfitta del nazifascismo, la fine della guerra civile, la compassione per tutti coloro che hanno sofferto, il pianto per le vittime innocenti e per i caduti con onore.

Non dobbiamo mai dimenticare i fatti storici, grandi e piccoli, a partire da quelli che sono accaduti vicino a noi.

Il 28 ottobre 1923 in Filettole, Pietro Pardi, un inerme bracciante, fu ucciso dal caporione squadrista fascista Alessandro Carosi, in circostanze aggravate da futili motivi. La violenza politica aveva già messo radici e stava dilagando, anche nella nostra terra.

Nella villa del Gombo, a S.Rossore, nel settembre del 1938, il Re, Vittorio Emanuele III Savoia, firmò le leggi razziali, presentategli dal suo primo ministro, il Duce, Benito Mussolini. Un'onta incancellabile, che inquieterà per sempre l'animo della nostra gente.

Nel settembre 1943, sotto le colline vicino alle “Case Rosse”, sui terreni della famiglia di Perseo Agostini, atterrò un paracadutista americano. Perseo, la moglie Ginetta Pardi, i figli Licia, Silvano e Silvana, lo nascosero, lo accudirono, lo protessero per mesi. Un segno di speranza, un atto di fede nel ritorno della libertà, del diritto, della democrazia.

A proposito della triste vicenda di Pietro Pardi e dell'eroismo delle donne e degli uomini di casa Agostini, abbiamo già chiesto ripetutamente al Comune, come gruppo consiliare di Rinnovamento, di ricordarli e riconoscerli. Il 25 aprile non è un giorno per far polemiche, ma per ripetere il nostro appello alla presente amministrazione, questo sì, con forza!

Abbiamo tanto sofferto, non dobbiamo mai dimenticarlo, ma cerchiamo di usare questa giornata anche per ricordare i nostri valori comuni, l'attaccamento di tutti alle nostre Istituzioni, il cammino di sviluppo economico e sociale che abbiamo fatto, quanto ci siamo rialzati e riscattati!

Cogliamo questa occasione per festeggiare le nostre madri e i nostri padri, quella generazione che ha ricostruito il Paese, che ha portato nelle nostre case la luce e l'acqua, che ha ripristinato l'autogoverno della Toscana e che ha portato l'Italia in Europa, nell'Alleanza Atlantica, fra i paesi più sviluppati del mondo.


Vecchiano, giovedì 22 aprile 2010

Per il Gruppo Consiliare Rinnovamento
Ione Orsini


Nel concetto dei Toscani
chi non è un uomo libero
è un uomo grullo.

(Curzio Malaparte)


Tel. 050-862669

Mail ione.orsini@virgilio.it

Web http://rinnovamento-vecchiano.blogspot.com/



mercoledì 21 aprile 2010

40.000 Euro agli staff dei professori Bertolini e D'Armini

Sono stati presentati in Consiglio comunale, martedì 20 aprile, i due studi sullo sviluppo commerciale dell'area lungo l'Aurelia, quella a cui è interessata Ikea. Il Comune ha speso 40.000 Euro.

Coloro che hanno redatto lo studio sull'impatto economico, uno staff guidato dal prof. Bartolini, hanno comunicato che altri centri commerciali non hanno cancellato i piccoli negozi. Non hanno rilevato alcun sentiment fra i cittadini e fra gli stakeholders di Migliarino o del Comune. Non sono riusciti nemmeno a completare una consultazione fra le categorie e le istituzioni dell'Area Pisana.

Coloro che hanno redatto l'altro studio, quello sul traffico, guidati dal prof. D'Armini, non hanno esaminato la compatibilità del nuovo centro commerciale con il traffico estivo.

Giudicheranno i cittadini, perché i due studi saranno presto, integralmente, sul sito del Comune. La prima impressione è che ancora una volta l'amministrazione Pardini abbia girato a vuoto.

Da anni si discute dell'interesse di Ikea per un insediamento a Pisa Nord. I problemi essenziali, valorizzazione del territorio, ricerca del minor impatto ambientale possibile, rispetto del paese di Migliarino e della sua qualità di vita, nuove infrastrutture, sono sul tappeto, da sempre, con chiarezza.

Il vecchio centrosinistra, invece, è impantanato. Spende soldi, lascia passare il tempo, si divide sugli slogan, si rifiuta di decidere.

Fare le cose e farle bene, dopo aver ascoltato seriamente la nostra gente, i cittadini, i proprietari, coloro che rischiano e ci mettono i soldi, questo è ciò che si doveva fare, sin dall'inizio di questa legislatura che ormai sta per finire!

Il problema non sta nei desiderata di Ikea, nelle aspettative della zona industriale di Migliarino, nell'interesse popolare che in tutta la provincia c'è per questo nuovo insediamento commerciale, nei costosi studi.

Il problema è in questa amministrazione.

Abbiamo bisogno di alternanza.

Svegliamoci.

giovedì 15 aprile 2010

Sul fosso Barra Barretta



Dalla Nazione di Vecchiano dello scorso 10 aprile 2010:
- VECCHIANO -
NON ha proprio un bell’aspetto, il fosso Barra Barretta: lo segnala (con tanto di fotografie) il consigliere comunale Glauco Sbragia di “Rinnovamento”, che già nei giorni scorsi aveva notato la presenza di “sostanze galleggianti” nel corso d’acqua. «E anche oggi (ieri, ndr) la situazione è uguale. Periodicamente — prosegue il consigliere — il fosso presenta sostanze e materiali che galleggiano a valle del depuratore e che fanno somigliare il canale ad una fogna a cielo aperto: abbiamo scritto più volte, come “Rinnovamento”, all’Ausl e alle forze dell’ordine, chiedendo loro di fare intervenire qualcuno che facesse i controlli dell’acqua, per scongiurare ogni pericolo di inquinamento, ma non abbiamo mai ottenuto alcuna risposta ufficiale da parte di chi è preposto a tali controlli, cioè l’Arpat. Restiamo comunque in attesa — conclude — visto che il “fenomeno” si sta ripetendo anche in questi giorni».

martedì 6 aprile 2010

Sullo scolmatore

«Scolmatore subito realizzabile»
Sbragia: «L’ordinanza parla chiaro: non servono varianti»
di MARZIO PELU’
- VECCHIANO -
«GLI INTERVENTI previsti dalla presente ordinanza sono dichiarati indifferibili, urgenti, di pubblica utilità e costituiscono variante ai piani urbanistici»: è qui la “chiave” della messa in sicurezza del territorio vecchianese dopo l’alluvione. Secondo il consigliere comunale Glauco Sbragia (“Rinnovamento”), è in queste poche righe, cioè nell’articolo 2 dell’ordinanza di protezione civile n.° 3850, che si racchiude la soluzione al problema sorti in seguito all’esondazione del Serchio: come mettere in sicurezza il fiume in modo definitivo?
«L’ORDINANZA — spiega Sbragia — lo dice chiaramente: nell’articolo 1, si conferisce al commissario, cioè l’ex presidente della Regione, Claudio Martini, il potere di adottare tutte le iniziative volte a rimuovere le situazioni di rischio ed avviare la messa in sicurezza delle zone colpite; e nell’articolo 2 si parla di interventi che costituiscono variante ai piani urbanistici: ciò significa che è immediatamente realizzabile l’intervento che consentirebbe di mettere il Serchio definitivamente in sicurezza, cioè uno scolmatore prima della foce, nella stessa zona nella quale secoli fa il fiume già si “divideva”, disperdendo milioni di metri cubi d’acqua, fino alla Bufalina. Grazie a quell’ordinanza, non esiste alcun ostacolo alla realizzazione di tale opera: non serve alcuna variante al Piano di Gestione del Parco né al Piano Strutturale: se quell’opera è necessaria per la messa in sicurezza del Serchio, si fa e basta».
APERTURE. Il progetto, peraltro, «è stato citato anche dal segretario dell’Autorità di Bacino del Serchio, il professor Raffaello Nardi, durante l’incontro pubblico svoltosi a Vecchiano venerdì scorso — prosegue il consigliere — : Nardi è stato possibilista, perché in effetti quella soluzione è una di quelle più facilmente percorribili». Fra le altre ipotesi per la messa in sicurezza del fiume, «c’è anche quella del potenziamento degli argini, attraverso il loro innalzamento e l’inserimento di un “pannello” di rinforzo: un’operazione, questa, che costerebbe un milione di euro a chilometro e per la quale, se realizzata lungo tutto il percorso del fiume da Lucca alla foce, servirebbero — conclude il consigliere — cinquanta milioni di euro. E forse per lo scolmatore basterebbe una cifra di gran lunga inferiore».

Fonte: http://www.lanazione.it

lunedì 5 aprile 2010

Una ragionamento sull'alternanza a Vecchiano nel 2011

Vecchiano, Lunedì dell'Angelo, 5 aprile 2010

Partecipazione,
libertà,
rinnovamento

Un ragionamento
da portare avanti insieme
per l'alternanza a Vecchiano nel 2011


di Ione Orsini


Care concittadine e concittadini del comune di Vecchiano, paesane e paesani di Migliarino, Nodica, Vecchiano, Avane e Filettole,

l'opposizione serve certamente per controllare e criticare chi è temporaneamente al potere, ma il suo obiettivo più importante è un altro: deve essere un grembo capace di far crescere la possibilità di alternanza.

L'alternanza in politica ci manca come l'aria nella vita. Abbiamo bisogno di aprire le porte e le finestre della politica locale, per fare entrare qualcosa di nuovo, di puro, di fresco, come il vento delle nostre dune.

La nostra opposizione unitaria di Rinnovamento, civica e politica, riformista e liberale, ha lavorato sodo per quattro anni e continueremo così, nell'ultimo anno, con senso di responsabilità. Di questo vogliamo ringraziare tutti i consiglieri comunali di Rinnovamento per il lavoro che hanno svolto e svolgeranno. In particolare vorremmo ricordare l'impegno personale di Glauco Sbragia per gli alluvionati e nel dibattito sul futuro del nostro territorio.

Siamo stati leali con l'attuale amministrazione, oltre che con le istituzioni superiori e tutti gli enti interessati alla gestione del nostro territorio, tanto quanto li abbiamo criticati, come comanda la nostra amata Costituzione. Ci scusiamo con la cittadinanza se qualche volta dalle nostre file è uscita qualche intemperata, frutto per lo più di inesperienza o mancanza di raccordo fra di noi.

La nostra fedeltà al principio di leale collaborazione istituzionale, necessaria sempre, deve essere tanto più ferma ora, dopo l'alluvione di Natale, le cui cause e conseguenze sono ancora tutte da studiare e approfondire e che, questa è la nostra convinzione, cambierà in modo irreversibile la storia del nostro Comune.

Ci vorranno anni, perché gli alluvionati abbiano gli aiuti attesi, perché il Serchio sia messo in sicurezza, perché la presenza e il lavoro umano sul nostro territorio siano ridislocati con maggiore rispetto del Creato e con maggiore sicurezza per le vite. Assicuriamo, di fronte a questi enormi problemi, il nostro senso di sacrificio e la nostra assunzione di responsabilità, ma anche la nostra determinazione a cambiare le cose.

L'operato dell'amministrazione uscente ha già dimostrato, prima, durante e dopo l'alluvione, che una intera generazione di politici e burocrati, ha esaurito la propria capacità di ascoltare e servire i cittadini, le proprie energie, la propria creatività. La vecchia sinistra toscana ha già dato quello che ha potuto alla storia dei borghi di Vecchiano. E' tempo di cambiare.

La cittadinanza cerca un'alternativa. Noi, come opposizione istituzionale, dobbiamo essere lo strumento duttile nelle mani della gente, perché nel 2011 sulle schede elettorali ci sia un candidato sindaco diverso, con un programma lungimirante, con una squadra nuova, fatta di giovani, donne, persone di buona volontà.

I temi del nostro futuro sono già scritti nella storia dei nostri cinque paesi, Migliarino, Nodica, Vecchiano, Avane e Filettole, del nostro fiume, della marina, del lago, delle cave.

Noi vogliamo che le nostre cinque frazioni siano belle e curate come i più antichi e prestigiosi borghi toscani. Vogliamo che il panorama sia armonioso e il territorio pulito, come lo sono ancora in certi tratti le colline pisano-livornesi. Vogliamo che il lago, il mare, il fiume, siano godibili, come lo sono le acque di Castiglione della Pescaia e di certe insenature dell'Elba.

I cinque borghi devono avere un vigile residente, un custode al cimitero, un servizio di trasporto pubblico, sportelli del comune, parcheggi, negozi, scuole e ogni altro servizio a cui i residenti hanno diritto per via delle tasse che pagano. Questa è una antica e sempre attuale aspirazione toscana: “Piazze segnate dalla bellezza devono essere costruite, se non ne esistono di antiche da rivalutare. Passeggi e viali, arredati e alberati in un modo originale, adatto alla storia e al clima del borgo, che si possano ricordare come tipici ed unici, diversi da quelli di ogni altra comunità, devono essere aperti e mantenuti adeguatamente. Loggiati, cortili, terrazze, belvederi, sottopassi, passerelle siano amorosamente tenuti come se il proprio borgo fosse il giardino di un principe1.

Non lo vogliamo per sentimentalismo o guardando a un passato che non può tornare, ma piuttosto e più concretamente pensando al valore delle nostre case nel tempo, alla possibilità di conservare una qualità della vita per noi residenti, alla volontà di offrire a viaggiatori e turisti una realtà di eccellenza, alla nostra ferrea determinazione a lasciare alle generazioni future un mondo migliore di quello in cui stiamo vivendo.

Dovremo prendere tutti insieme, proprietari, residenti, agricoltori e imprenditori, le decisioni difficili che ci aspettano dopo l'alluvione. Dovremo dire la nostra, come popolazione, su tutti i lavori che l'Autorità di bacino del Serchio ha immaginato. Dovremo esprimerci sul nuovo Piano strutturale dell'Area pisana. Dovremo votare sul futuro delle nostre terre basse, quelle di cui l'ultima alluvione ha reso noti gli enormi costi che sosteniamo per mantenerle asciutte, oltre che gli aspetti problematici a cui tanti, che vivono e lavorano nella bonifica, sono pericolosamente esposti.

Non possiamo lasciare che su questioni così vitali decidano in pochi, in alto e altrove, come purtroppo accadrebbe, se non riuscissimo a spezzare quel miscuglio di paternalismo, arroganza e accidia di cui è malata la vecchia sinistra toscana.

Abbiamo bisogno di un progetto che ci unisca, in uno slancio di partecipazione, libertà e rinnovamento, che erano il nostro motto del 2006 e che possono esserlo anche nel 2011.

Facciamo l'esempio concreto della proposta dell'insediamento di un'azienda importante come Ikea, alle porte del Parco, all'incrocio fra Aurelia, A11 Firenze-Mare e autostrada Genova-Livorno. E' una boutade elettorale o una proposta frutto di studio, intelligenza politica e conoscenza del territorio?

Di certo nessuno vorrebbe un insediamento che rendesse quotidiane le file interminabili di traffico che caratterizzano le domeniche di giugno e di luglio.

Tutti, invece, vorremmo l'insediamento di una realtà commerciale prestigiosa, che contribuisse a restituire valore alla nostra zona artigianale-industriale, oggi negletta dopo l'alluvione.

Tutti vorremmo una variante Aurelia a quattro corsie da Migliarino a Viareggio. Tutti vorremmo nuovi accessi alle due autostrade. Tutti vorremmo un terzo ponte sul Serchio e una nuova viabilità verso Pisa. Tutti vorremmo le cose fatte bene, non una speculazione!

Per ottenerle, le cose fatte bene, occorre che la cittadinanza sia correttamente informata, che sia ascoltata, che sia consultata!

Questo non avverrà, senza un cambiamento politico e amministrativo, anzi di più, culturale e spirituale.

Il nostro Comune, essendo un territorio al confine fra due province, posto sulla riva del terzo fiume della Toscana e uno dei più bizzosi, è, purtroppo per noi e per i nostri alluvionati, al centro della crisi burocratica dello Stato. L'alluvione ha reso drammaticamente evidente che non si può più vivere così, in mezza alla selva delle competenze delle province di Lucca e di Pisa, del Consorzio di bonifica, del Parco di S.Rossore, dell'Autorità del bacino del Serchio, dell'ANAS, della Regione, delle aziende proprietarie e delle autorità di controllo delle dighe elettriche, di tanti altri enti e uffici locali e statali.

Nell'attuale situazione può accadere, per esempio, che siano già quasi vent'anni che le vecchie autorità del Genio civile avevano preso atto dell'invecchiamento e della fragilità degli argini, ma che ancora oggi, dopo l'alluvione, non ci sia alcuna certezza che stato, regione, province e le altre autorità coinvolte sapranno convergere sulle azioni necessarie.

Il nostro territorio è schiacciato da queste grandi malattie del nostro Stato: la moltiplicazione degli enti, la frammentazione delle competenze, la mancanza di una trasparente attribuzione delle responsabilità. Questi mali possono rendere terribili i nostri prossimi anni, far precipitare il valore delle nostre case, portare alla rovina le nostre botteghe e aziende. Dobbiamo agire e reagire subito.

Il primo concreto strumento che i cittadini hanno a disposizione per cambiare lo status quo è il voto comunale del 2011. Come abbiamo visto, con i nostri occhi, nei momenti di crisi, è grazie all'azione di sindaci toscani come Luca Lunardini di Viareggio, Mauro Favilla di Lucca, Monica Faenzi di Castiglione della Pescaia, Alessandro Antichi di Grosseto, che le cose possono andare meglio.

Cambiando amministrazione, con un nuovo sindaco, con una nuova mentalità, con una cultura politica più civica e più liberale, meno ideologica e meno subalterna alla vecchia sinistra toscana e ai suoi pregiudizi, anche i cittadini del nostro Comune potranno avere, finalmente, un “avvocato” che li rappresenti davvero presso tutte le istanze di questo nostro vecchio Stato che non funziona.

L'alternanza è il contributo che il comune di Vecchiano può portare al miglioramento della situazione politica toscana e italiana e magari a quelle riforme tanto attese, all'avvento di quella nuova Repubblica federale italiana ed europea che sarebbe il miglior modo per celebrare davvero, senza retorica, i 150 anni dell'unificazione italiana.

Le ultime elezioni – le Politiche del 2008, le Provinciali del 2009, le Regionali del 2010 – hanno dimostrato che migliaia di cittadini del nostro Comune sono interessati, per dirla con le parole di Alessandro Antichi, a formazioni politiche grandi, forti, credibili, responsabili”, non a piccole litigiose fazioni.

Di fronte a un Partito Democratico Toscano che conferma la propria grande forza, è necessario che continui a svilupparsi il nascente partito toscano del Popolo della Libertà, che consideriamo il nostro punto di riferimento naturale. In questo nuovo partito possiamo collaborare con Monica Faenzi, che è stata la vera novità di queste elezioni regionali, con il nostro consigliere regionale Giovanni Donzelli, con Patrizia Paoletti Tangheroni, che guida l'opposizione civica e liberale a Pisa. Il PDL è una scommessa, da vivere con molta umiltà, ma è anche una opportunità.

Tanti nostri concittadini, tantissimi a queste ultime elezioni regionali, si sono astenuti. Essi sono il vero partito di maggioranza relativa nel nostro comune: 4.088, contro i 3.731 che hanno votato il presidente Enrico Rossi e i 2.016 che hanno votato la nostra Monica Faenzi.

A essi ci rivolgiamo, in modo franco e schietto: ricordatevi che i cattivi funzionari sono eletti dall'astensione dei buoni cittadini. Arrabbiatevi di più, non di meno. Pretendete di più, non vi rassegnate. Datevi da fare.

I politici non sono tutti uguali, bisogna sceglierli, bisogna scegliere.

Agli elettori del PDL facciamo appello perché si registrino al partito, si iscrivano – anche on line sul sito http://www.ilpopolodellaliberta.it/ - e ci supportino nel chiedere lo svolgimento, al più presto, del primo congresso comunale.

A una vasta assemblea di aderenti vogliamo sottoporre questo nostro appello politico per l'alternanza, oltre che proposte concrete per la formazione del programma, la scelta di una lista comunale innovativa, la designazione del candidato sindaco.

Vogliamo ritrovare quell'anima che i Toscani che si ribellavano agli oligarchi, ai principi, al papa re, agli invasori stranieri, chiamavano “libertina2.

Vogliamo vincere le prossime elezioni comunali, con una proposta popolana, che abbia le sue radici nelle migliori tradizioni riformiste e libertarie vecchianesi.

Nel 2006 la prima lista di Rinnovamento ebbe il sostegno organizzativo e finanziario di poche decine di concittadini e il voto di 2.403 elettori (il 37,1%). Nel 2011 dovremo essere molti di più. Crediamo nella possibilità di convocare centinaia di cittadini in assemblee primarie, borgo per borgo, per la scelta del sindaco, dei candidati, del programma. Crediamo che migliaia di elettori siano e saranno interessati alla benedizione dell'alternanza. Diamo loro voce, facciamo loro spazio, apriamo loro le porte della politica comunale.

Facciamo appello agli elettori della Lega Toscana, perché mantengano la ormai tradizionale unità d'azione con il PDL e la comune volontà di contribuire all'attuazione del federalismo e alla costruzione di una nuova politica fatta dal popolo e per il popolo.

Agli elettori dell'UDC e a tutte le altre forze di opposizione al centrosinistra ricordiamo che il nostro sistema elettorale comunale spinge verso un naturale bipartitismo, che non annulla, ma anzi esalta la capacità di dialogare e convergere, a partire dalle proprie identità e diversità.

E' dovere dell'attuale Gruppo consiliare di Rinnovamento e del nascente PDL promuovere insieme la più vasta aggregazione possibile. La nuova lista del 2011 dovrà includere tutti i cittadini dell'opposizione civica e liberale, ma anche tanti cittadini indipendenti e di sinistra, che sono interessati all'alternanza come bene in sé.

Vogliamo una nuova primavera politica e amministrativa per il comune di Vecchiano, dove tornino ad avere piena cittadinanza, dopo tante ideologie sbagliate, i sentimenti più onesti e più veri della nostra infanzia, la fiducia e la speranza, la fierezza di essere fedeli a noi stessi e al fianco dei nostri amici, il piacere di lavorare e guadagnare bene, la nostra resistenza quotidiana contro la burocrazia e le vessazioni fiscali, il coraggio di comprendere e di cambiare, il rispetto per chi è debole e per chi è diverso, l'amore per le cose semplici, il divertimento e il gioco, la passione per la libertà.

Ci siamo tanto arrabbiati, in questi anni, ma non siamo in politica per rabbia, ma piuttosto per amore. L'intero comune di Vecchiano, con la collina, il lago, la pianura, il mare, dovrebbe essere un giardino fra le province di Lucca e di Pisa. Per noi, da ragazzi e da giovani, lo è stato. Impegniamoci, insieme, perché lo sia ancora e anzi più bello, per le generazioni future.

Ione Orsini


Nel concetto dei Toscani
chi non è un uomo libero
è un uomo grullo.

(Curzio Malaparte)


Tel. 050-862669
Mail ione.orsini@virgilio.it
Web http://rinnovamento-vecchiano.blogspot.com/

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1Mauro Vaiani, Noi stessi, 1998

2Mauro Aurigi, Il Palio (o della libertà), 2006

sabato 3 aprile 2010

40 milioni per 50 km di argini

Ieri sera convegno sul Serchio a Vecchiano, promosso dal Comune, nella Scuola elementare. Sì, avete ragione. La sera del Venerdì Santo forse non era la più indicata! Tuttavia il prof. Nardi, il segretario generale dell'Autorità del bacino del Serchio, ha svolto delle riflessioni molto ampie, approfondite, di carattere storico e culturale, non solo politico. Si è soffermato sul declino della cultura dell'acqua in Toscana. Un immenso reticolo di fossi, canali, fiumi arginati, oltre che di opere di regimazione e di casse di espansione, che era il frutto di un lavoro secolare, è stato distrutto in Toscana in meno di mezzo secolo. Un problema gigantesco, che non potrà certo essere risolto in una generazione. Tuttavia Nardi ha chiesto fiducia. L'organismo di cui è alla guida ha condotto studi seri e ha delle proposte che possono costituire anche una risposta a breve termine ai problemi del Serchio, in special modo del nostro basso Serchio. Ritiene che siano possibili entro pochi anni opere per fortificare 50 km di argini, gli ultimi, quelli che interessano noi. Ha fatto due conti e ritiene che manchino, oltre ai soldi già messi a disposizione da Stato, Regione e Provincia di Pisa, altri 40 milioni di Euro, per fare qualcosa di serio. Solo altri 40 milioni di Euro. Non sarà facile, ma ci dobbiamo provare. Il gruppo consiliare di Rinnovamento e il nascente Popolo della Libertà promettono di impegnarsi, nei confronti del Governo e del Parlamento, perché si smuova qualcosa. Al convegno di ieri sera eravamo presenti i consiglieri Glauco Sbragia, Mila Piaggeschi e chi scrive.

Auguri a tutti di cuore!

Mauro Vaiani
volontario del costituendo PDL e assistente della capogruppo Ione Orsini